Dicembre, una giornata uggiosa, ventosa a tratti fredda. A tratti perché nel palermitano spesso capita di vivere giornate primaverili anche in uno dei mesi più freddi dell’anno. Salvatore è sveglio da poco a casa dei suoi genitori. Incredulo ed emozionato, pensa che quel 7 dicembre, considerato dapprima così lontano, lo stava vivendo, è giunto. Le lacrime di gioia non lo lasciavano un secondo e l’emozione lo assaliva ogni qualvolta incrociava gli sguardi di suo padre e di sua madre. Maria, apparentemente sembrava più tranquilla, ma domandava spesso e freneticamente: “com’era Totò? … come lo avete trovato?” Da lei inizialmente tutto appariva calmo, fino a quando le colleghe venute da Torino non hanno varcato la porta di casa. Da quel momento un via vai di persone che volevano testimoniare il loro affetto e appagare la propria curiosità di vedere la sposa in anteprima salivano e scendevano le scale di casa. Maria abita proprio difronte la chiesa in cui si è celebrato il matrimonio. Totò mentre l’attendeva all’altare cercava di capire se riusciva a vederla buttando invano uno sguardo fuori dal portone mentre lei accompagnata da papà Filippo stava raggiungendo l’ingresso della parrocchia. L’esplosione emotiva di Salvatore però non attende oltre e si manifesta vedendo Maria percorrere la navata centrale della Matrice (Chiesa Madre del Paese).
Salvatore&Maria, la loro storia.
Antonio Curti Fotografo – Palermo